Tutti abbiamo osservato con deluso stupore la noncuranza dei paesi occidentali di fronte all’avvicinarsi del contagio da coronavirus. Inizialmente si è pensato che la cosa non ci riguardasse, essendo la Cina lontana, ma anche quando è stata l’Italia ad essere toccata dal contagio molti paesi sono rimasti inermi sottovalutando la situazione e le conseguenze di questo loro atteggiamento.

Le risposte possibili al perché di tale atteggiamento interessano diversi campi della vita e del sapere umano, quali: la sociologia, la politica, la medicina. Io credo che si possa aggiungere ad essi anche la psicoanalisi e il suo sapere.

Quando un pericolo irrompe all’improvviso

Cosa succede quando si viene toccati da un evento spaventoso che mette in pericolo la propria vita ? Quando qualcosa di inaspettato irrompe minando nel profondo le convinzioni di sicurezza, di controllo della realtà, sulle quali si è costruita la propria esistenza ?

I tentativi per sfuggire all’orrore

Una prima risposta è il panico. Reazione parossistica che pone il soggetto in balia dell’evento spaventoso; in un convulso stato ansioso che gli impedisce di rispondere in modo efficace alla minaccia.

Una seconda soluzione è il ricorso al meccanismo di difesa psichica della denegazione. Di fronte ad un evento traumatico, cioè ad un accadimento che non si riesce ad inquadrarlo in un senso, il soggetto umano, a salvaguardia della propria integrità psichica, tende a negarlo, di fatto con un atto di scollamento dalla realtà.

Non voler sapere, non voler vedere

Negare ciò che sta succedendo, ciò che ci ha colpito. Non voler sapere, non voler vedere; è questo ciò che comporta il meccanismo di difesa della denegazione. E’ la soluzione che l’inconscio mette in atto di fronte all’irruzione dell’orrore, di fronte al trauma.

Le questioni aperte…

Se ciò è giocoforza accettabile nella dinamica psichica del soggetto umano, in quanto fenomeno probabilmente strutturale del suo essere, appare certamente meno accettabile nell’operato dei governi e degli stati nazionali, i quali possono contare su organizzazioni e saperi complessi ed evoluti. Eppure è successo ! La pandemia di coronavirus ha pertanto posto degli interrogativi a tal riguardo.

L’atteggiamento di inerzia e di denegazione mostrato da diversi governi mette in evidenza un’altra questione, a mio parere ancor più pertinente, che chiama in causa un tema molto attuale, soprattutto nel mondo occidentale, quella della funzione paterna; il ruolo che oggi essa ricopre e che ad essa si riconosce. Per estensione l’esercizio dell’autorità, attraverso i governi, le istituzioni politiche e sociali è manifestazione della funzione paterna. La pandemia di Coronavirus ha sollevato, in modo ancor più evidente, l’interrogativo intorno alla capacità di raccogliere la fiducia e la credibilità dei propri cittadini da parte da parte di chi esercita l’autorità socio-politica.

Conclusioni

Pertanto penso che la pandemia di Coronavirus, interpretata in chiave psicoanalitica abbia mostrato come denegazione e funzione paterna abbiano concorso all’inerzia di molti governi. La denegazione come fattore specifico della dinamica psichica soggettiva e la funzione paterna come indice critico della contemporaneità.